ERNESTO MAYANS Gallery
601 Canyon Road Santa Fe NM
Established 1979
Small Works Available From $250

Barbara Latham, 10 x 11 inches

Joel Greene, 5 x 7 inches

Anne Devine, 4 x 5 inches

Arthur Haddock, 9 x 14 inches

Eli Levin, 10 x 7 inches

Ernesto Mayans, 12 x 13 inches
601 Canyon Rd
Santa Fe, NM 87501
505 983 8068
HOURS:
M-F 12-4
Weekends 12-3
Call 505-930-0544
To Schedule
Giovanni Pacifico

Queste pittosculture nascono in luoghi ricchi di storia, di arte e soprattutto di spiritualità. Le materie prime utilizzate rappresentano nel loro contenuto ed essenza tutto quell'universo primitivo ed incontaminato, l'istinto primordiale che sopravvive nella ricerca e creatività del nostro essere. L'arte necessita di linguaggi e di valori autentici ed originali, nel recupero e trasformazione di materiali ritrovati. Vivere ed agire col rispetto della Madre Terra che ci circonda e ci nutre.
Non ricordo in quale età ho cominciato ad amare i colori… ricordo bene che mia madre mi raccontava spesso che era costretta a comprarmi una scatola di colori al giorno perché subito li consumavo. Una febbre, quella della ricerca cromatica, che fin da bambino mi ha attratto sia nel disegno che nelle forme, ma soprattutto nell’esercizio del colore.
Nel cammino evolutivo ho attraversato varie fasi: dal figurativo all’espressionismo astratto, dall’antropologico all’etnologico con ricerca di materiali vari (legni, radici, vari componenti di materiali naturali), fino al magico e all’esoterico. La componente sciamanica è sempre stata una costante nella mia esistenza, diventata poi consapevolezza e prassi di vita; è un sentire primordiale, una comprensione dell’essenziale spazio-temporale di una vita vissuta da lontano, con distacco.
Quando creo un’opera, è l’opera stessa che guida la mano, quasi a voler testimoniare una sua già pre-esistenza. In quel momento l’opera diventa la realtà. La creazione svela il mistero della nostra esistenza. A questo punto mi viene in mente quel “Macondo” (Gabriel García Márquez, Cent’anni di Solitudine): aver compreso e, al contempo, l’impossibilità stessa di poter utilizzare il valore di tutto ciò; l’impossibilità di possedere la vita, che inesorabilmente è già passata.

